Project Description
Luigi Bartolini
(Cupramontana 1892 – Roma 1963)
Roma Via Oslavia, 1938
Acquaforte su carta cina applicata
misure: mm 152/153 x 209
Pittore, scrittore, sceneggiatore ed incisore italiano. Dopo gli studi tecnici, compiuti a Jesi, si trasferisce nel 1907 a Siena, dove si iscrive all’Istituto di Belle Arti. Nel 1909 lo troviamo a Roma, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti e le lezioni di anatomia, storia dell’arte e letteratura all’Università; all’Accademia di Spagna, a San Pietro in Montorio, segue i corsi di disegno e studia le incisioni di Goya. Fra il 1913 e il 1914 è a Firenze, dove segue lezioni di architettura e anatomia e la scuola di nudo annessa all’Accademia; resta colpito dalle incisioni di Giovanni Fattori e, agli Uffizi, studia le collezioni di antichi disegni e le acqueforti di Rembrandt e Callot. Con Bartolini l’incisione torna ad essere un mezzo di espressione poetica libera dal simbolismo e dal vedutismo allora in voga presso le accademie. L’artista forte della sua indomita libertà espressiva e nonostante il suo essere anticonvenzionale è oggi considerato uno dei più importanti incisori contemporanei del novecento. Nelle sue acqueforti prevale ora un tratteggio leggero (genere biondo), ora una ricerca del chiaroscuro alla Rembrandt (genere nero).
Viene raffigurata in primo piano con tratto largo e marcato una tartaruga capovolta sul suo guscio che sembra cerci di rialzarsi. In secondo piano a perdita d’occhio case ed edifici con tratto più sintetico e leggero, ma per dare l’impressione di una città vista dall’alto. Come se la tartaruga fosse su un davanzale cittadino. L’incisione potrebbe essere stata concepita come biglietto da visita dell’autore. Impressione eccellente fortemente inchiostrata. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame. Inciso in lastra nella fascia inferiore bianca sotto il soggetto: Luigi Bartolini ha il suo studio in Roma in via Oslavia n.37 scala A interno 17. Firma, titolo e data 1938 a matita nel margine inferiore bianco. Timbro tondo a secco L. B. incisore all’acquaforte in basso a destra sul margine bianco.
Bibliografia: Ceccarelli, 2003, pag. 71 (il presente esemplare); Micieli, 1998, n° 85, 86 e 87 con data 1939.