Project Description

Giuseppe Diamantini
(Fossombrone 1621 – Fossombrone 1705)

Crono e Rhea

Acquaforte
misure: 259 x 200

Pittore e incisore italiano. La sua formazione avvenne a Bologna presso la bottega di Giovanni Andrea Sirani e dove ebbe modo di studiare fra l’altro le incisioni di Simone Cantarini e i dipinti di Ludovico Carracci. Successivamente si trasferì a Venezia per lavorare sia come pittore che incisore, soprattutto per famiglie private, estendendo la sua attività anche in città limitrofe. Nel 1698 ormai anziano e cieco tornò nella città natale. Per quanto riguarda l’opera incisoria, egli trasse ispirazione da episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento e dalla mitologia classica. Le acqueforti, che forse incise direttamente sulla lastra, sono caratterizzate da un tratteggio rapido e leggero, in tutte l’artista si firma come “inventore” e mai come “incisore”.

In questa stampa, che deriva da un disegno dello stesso artista, Crono e Rhea vengono rappresentati all’interno di una cornice ortogonale all’interno di un paesaggio classicheggiante ed idilliaco. Crono è un uomo seminudo, sdraiato su dei gradini leggermente girato a sinistra; è anziano con pochi capelli e una lunga barba bianca, ha lo sguardo rivolto verso il basso e poggia una mano ad un’anfora. Dall’anfora sgorga dell’acqua che alimenta lo stagno in primo piano dove sono raffigurate due papere. Vicino all’anfora sui gradini troviamo anche due fanciulli nudi, uno in piedi di spalle, l’altro quasi inginocchiato che osserva l’acqua scorrere. Rhea si trova alle spalle di Crono, è una bellissima donna dalla postura, acconciatura e abito classicheggiante anche lei guarda verso il basso mentre regge con la mano destra un calice. Dietro di loro si apre un vasto giardino, al centro il tronco di un albero mentre sia a destra che a sinistra rovine e vasi avvolti dalla vegetazione. In basso sulla sinistra si trova incisa la firma dell’artista e a destra il nome di Paolo Pagani (Castello 1655 – Milano 1716) “Paulus Paganus ex”. Questi fu un ricercato pittore originario della Valsolda ma attivo a Venezia, in Polonia, in Austria e a Milano la cui giovanile attività di stampatore sembra limitarsi alla sola collaborazione con Diamantini.

Impressione eccellente su carta vergellata con leggero effetto di plate-tone. Ottimo stato di conservazione eccetto un piccolo strappo restaurato in alto a sinistra e due piccole macchie visibili al verso. Minimi margini oltre la battuta del rame. Stato II/II.

Bibliografia: Bartsch XXI.280.26; Calabi 22.

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