Project Description
Giorgio Bonola, att.to
(Corconio 1657 – Corconio 1700)
Vergine con Bambino e Santi
Sanguigna
misure: mm 310 x 210
Pittore e disegnatore italiano. Da giovanissimo il padre gli impartisce le prime basi del disegno, riconosciutone il talento, lo indirizza presso i pittori Luigi Scaramuccia (Perugia 1616 – Milano 1680) e Antonio Busca (Milano 1625 – Milano 1686) insegnante presso l’Accademia Ambrosiana. Tra il 1675 e il 1678 si trasferisce a Roma, dove lavorò con Carlo Maratta (Camerano 1625 – Roma 1713). Maratta è stato un artista che è riuscito a conciliare le tendenze opposte della pittura romana tra Seicento e Settecento caratterizzata dal contrasto tra classicismo e baracco, e lo ha fatto inglobando sul classicismo il Barocco privandolo dei più elaborati eccessi. Grazie alla vicinanza con quest’ultimo Bonola matura una maniera personale in cui sovrappone lo stile popolare all’esperienza del Barocco romano. Affronta spesso il soggetto sacro studiato mediante la lettura della Vita dei Santi. L’autore è stato anche un collezionista di disegni, presso il Museo Nazionale di Varsavia e il Museo Nazionale di Belle Arti di Santiago del Cile si conservano due parti della sua raccolta nota come il Codice Bonola, interessante testimonianza del collezionismo secentesco.
In questo interessante e grande foglio, probabilmente uno studio per o da una pala d’altare, lo spazio è diviso in due parti. Sulla destra, davanti a una tenda che colora lo sfondo, la Vergine con il Bambino seduti e posti sopra un piedestallo. Con la mano destra la Madonna afferra il fianco del Bambino che è in piedi sulle sue ginocchia e guarda gli astanti verso sinistra mentre con la mano li benedice. La parte sinistra della composizione lo sfondo è bianco, in primo piano un Santo inginocchiato, forse San Petronio, ha la barba lunga ed è avvolto in un abito episcopale congiunge le mani in senso di devozione. Alle sue spalle un Santo più giovane, il domenicano San Pietro da Verona riconoscibile per il coltello sulla testa, ha il volto reclinato guarda le sue braccia giunte in una sorta di abbraccio come a proteggere qualcosa, dietro di lui una donna li osserva. Attraverso un tratto lungo, arioso e rapido la composizione è avvolta da un atmosfera mistica e solenne. Il segno tanto al recto quanto al verso -la tipica esecuzione delle mani e dei volti, le figure semplificate nei volumi degli arti, la composizione mista del verso- può essere confrontato con altri disegni dell’autore raccolti nel cosiddetto Sfogliazzo disegnatorio pubblicato da Carena. Anche il numero in alto a destra potrebbe suggerire che il presente foglio provenga dallo Sfogliazzo.
In alto a destra a penna in grafia antica il numero 225, in basso a destra a matita il numero 215 cerchiato appena sopra il timbro AM della collezione del noto critico Antonio Morassi (Gorizia 1893 – Milano 1976) L.143a . Il foglio è montato su una pagina di maggiore dimensione e contornato da una fascetta nera tipica dei montaggi della collezione Carlo Prayer (Milano 1826-1900) http://www.marquesdecollections.fr/detail.cfm/marque/8827/total/1.
Al verso del foglio alcuni veloci studi a sanguigna e grafite. A destra due donne sedute affiancate da una terza figura più in alto; a sinistra una figura maschile avvolta in un perizoma svolazzante, forse un San Giovanni Battista, sembra di mano più recente; in basso un doppio studio di una cimasa o comunque di un elemento decorativo di gusto barocco.
Buono stato di conservazione eccetto leggere tracce di foxing.
Filigrana: lettere 3 A C nel cerchio sormontato da trifoglio e in basso un cartiglio nel quale si legge la scritta BERGAMO. Carta italiana del XVII secolo.
Bibliografia: Carlo Carena, Giorgio Bonola pittore (1657-1700), Milano Fondazione Arch. Enrico Monti 1985; Francesco Petrucci, La cultura figurativa di Giorgio Bonola tra Milano e Roma, in Giorgio Bonola e il suo tempo, atti del convegno, Orta San Giulio (Novara), 8-10 settembre 2000, Novara 2002, pp. 23-37; G. Bora et S. Prosperi Valenti Rodinò, I Disegni del Codice Bonola del Museo Nazionale di Belle Arti di Santiago del Cile, Roma, Palombi Editori, 2008.
VENDUTO