Project Description
Orazio Farinati
(Verona, 1559 – Verona 1616)
Madonna con Bambino e San Giovannino, 1590 ca.
Acquaforte
misure: mm 252 x 221
Pittore e incisore italiano figlio di Paolo Farinati (Verona 1524 – Verona 1606). La sua formazione artistica avvenne presso la bottega del padre del quale seguì i progetti, riprese le idee e le tradusse senza distaccarsene, in sostanza un prima lunga formazione in cui lavora come frescante nei palazzi e nelle ville del territorio veronese. Solo dopo la morte del genitore ne ereditò l’avviata bottega e acquistò una propria autonomia, in questa seconda fase Orazio è per lo più attivo come pittore di pale d’altare. L’attività incisoria, consistente in 5 lastre, traduce altrettanti soggetti del padre Paolo.
In questa stampa, tratta da un disegno di Paolo Farinati di cui oggi non si conosce la collocazione, vediamo la Vergine con il Bambino e san Giovannino. Fuori dall’ingresso di un tempio caratterizzato da alte e maestose colonne e un arco che lascia intravedere il paesaggio montuoso sullo sfondo, la Vergine Maria avvolta nel suo abito riccamente drappeggiato mediante giochi chiaroscurali regge sulle sue ginocchia il Bambin Gesù che si sporge in avanti per afferrare i frutti tenuti in un drappo dal giovane Giovanni Battista. La Vergine ha il volto reclinato in avanti, con una mano sostiene il Battista che sembra in bilico su un cuscino mentre con l’altra cerca di afferrare un agnello, prestando attenzione con lo sguardo ai movimenti di Gesù. L’atmosfera argentea conferisce solennità alla composizione. Editore e inventore incisi in basso al centro e destra “Gasparo dalolio exc” “P.Far.I”.
Impressione eccellente forti contrasti chiaroscurali. Ottimo stato di conservazione, con buoni margine oltre la battuta. Carta vergellata databile alla fine del XVI secolo. Al verso schizzo a matita rappresentante una figura femminile. Stato: IV/IV secondo Albricci; II/II secondo Bartsch. Gioconda Albricci descrive cos’ i quattro stati:
I) firmata in basso a destra: “P.F.I.”; nel margine inferiore, al centro: “.HO.F.F.”; nell’inciso, in basso al centro: “Gasparo dalolio exc”; nell’angolo inferiore destro si vede una conchiglia, in basso a sinistra vi è una scritta.
II) l’angolo inferiore sinistro è rotto e della scritta rimane solo la lettera finale “S”.
III) la lastra è stata rifilata immediatamente sotto la linea inferiore dell’inciso e della scritta “.HO.F.F.” non rimangono che i tratti superiori delle “F”
IV) a seguito alla rottura dell’angolo inferiore sinistro della lastra, anche i rimanenti angoli sono stati smussati; in basso a destra si legge: “P Fari I”.
Un altro esemplare è conservato presso Bergamo (BG), Accademia Carrara. Gabinetto Disegni e Stampe
Bibliografia: Albricci Le incisioni di Paolo e Orazio Farinati, Saggi e Memorie di Storia dell’Arte. 12, 1980, pp. 25-26, n. 3; Bartsch XVI.169.3.
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