Project Description
Angelo Bertini
(attivo a Roma prima metà del XIX secolo)
Letizia Ramolino Bonaparte, 1816
Acquaforte
misure: mm 860 x 620
Incisore italiano di traduzione attivo a Roma durante la prima metà dell’Ottocento. Lavora presso la Calcografia Camerale e collabora con Giovanni Battista Balestra (Bassano 1774 – Roma 1842) all’incisone dei rami del Museo Chiaramonti. Sotto la supervisione di Canova realizza ben ventidue incisioni dalle sue sculture.
Antonio Canova attribuì una grande importanza al mezzo incisorio quale mezzo di divulgazione delle immagini delle sue opere, sculture e bassorilievi. Come i documenti e la critica ricorda, era indignato per le brutte stampe dalle sue opere che circolavano e, dopo i primi tentativi di riproduzione a contorno in formato ridotto, nel secondo decennio dell’800 si impegna in prima persona a stipendiare incisori che riproducessero sotto il suo controllo in maniera sistematica tutta la sua produzione. Egli stesso scelse la maniera e l’angolazione da cui riprodurre le figure, i gruppi o i bassorilievi. Il lavoro sulle lastre veniva seguito passo passo da Canova il quale, una volta terminata l’opera, si riservava il diritto di approvare il risultato prima di pagare l’intagliatore. Canova stesso stabiliva inoltre le dediche da aggiungere sotto i soggetti incisi. I fogli venivano per lo più venduti sciolti presso il negozio di Pier Luigi Scheri a Roma in Piazza di Spagna 82. Si conosce inoltre un frontespizio datato 1817 delle “Stampe delle opere scolpite da Antonio Canova” in vendita presso il libraio Pier Luigi Scheri di Roma, e un altro in francese stampato dall’editore Boudin a Parigi senza data. Ciò testimonia l’ampio interesse per le opere di Canova, in Italia e in Francia, nonostante la mancanza di una vera e propria edizione definitiva, forse anche a causa della morte di Canova nel 1822, delle lastre da lui curate. Le lastra è oggi conservata presso la Calcografia di Stato di Roma.
In questa stampa viene rappresentato il marmo eseguito tra il 1804 e il 1807 raffigurante Letizia Ramolino Bonaparte (Ajaccio 1734 – Roma 1836), la madre di Napoleone. La scultura fu commissionata dall’effigiata stessa in occasione del suo viaggio a Roma nel 1804. La donna anziana è raffigurata elegantemente seduta su una sedia alla greca sorretta da un tronco cavo e posta su un piedistallo. La donna è avvolta in un abito morbido e drappeggiato, ha un braccio poggiato allo schienale e si volta sorridente verso lo spettatore. Il marmo si trova oggi a Chatsworth, Devonshire Collection, dove giunse grazie a William Cavendisch VI duca di Devonshire che la acquistò a Parigi nel 1818. Oltre l’immagine nel margine inferiore incisi il titolo, la dedica e i nomi dello scultore, dell’incisore e del disegnatore Luigi Durantini (1791/1857) che ha fornito il modello per l’incisione.
Impressione eccellente. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame. Esemplare in I stato antecedente l’aggiunta dell’indirizzo della Calcografia Camerale.
Bibliografia: Grazia Pezzini Bernini-Fabio Fiorani, Canova e l’incisione, Ghedina e Tassotti, Bassano 1993, n XL.
VENDUTO