Project Description
Pietro Bonato
(Bassano del Grappa 1765 – Roma 1820)
Stele funeraria del Senatore Giovanni Falier, 1810
Acquaforte
misure: mm 860 x 620
Incisore e pittore italiano. Giovanissimo inizia a lavorare presso la Calcografia Remondini a Bassano applicandosi sia nel disegno che nell’incisione. Nel 1875 si trasferisce a Roma nella bottega di Giovanni Volpato dove raggiunge i colleghi con Giovanni Folo e Pietro Fontana. Seguendo l’esempio del collega Folo con cui continua a collaborare apre una bottega in proprio. Da ricordare la sua collaborazione con Pietro Bettelini nella traduzione dei Sette pianeti da Raffaello e le sei incisioni per Antonio Canova.
Antonio Canova attribuì una grande importanza al mezzo incisorio quale mezzo di divulgazione delle immagini delle sue opere, sculture e bassorilievi. Come i documenti e la critica ricorda, era indignato per le brutte stampe dalle sue opere che circolavano e, dopo i primi tentativi di riproduzione a contorno in formato ridotto, nel secondo decennio dell’800 si impegna in prima persona a stipendiare incisori che riproducessero sotto il suo controllo in maniera sistematica tutta la sua produzione. Egli stesso scelse la maniera e l’angolazione da cui riprodurre le figure, i gruppi o i bassorilievi. Il lavoro sulle lastre veniva seguito passo passo da Canova il quale, una volta terminata l’opera, si riservava il diritto di approvare il risultato prima di pagare l’intagliatore. Canova stesso stabiliva inoltre le dediche da aggiungere sotto i soggetti incisi. I fogli venivano per lo più venduti sciolti presso il negozio di Pier Luigi Scheri a Roma in Piazza di Spagna 82. Si conosce inoltre un frontespizio datato 1817 delle “Stampe delle opere scolpite da Antonio Canova” in vendita presso il libraio Pier Luigi Scheri di Roma, e un altro in francese stampato dall’editore Boudin a Parigi senza data. Ciò testimonia l’ampio interesse per le opere di Canova, in Italia e in Francia, nonostante la mancanza di una vera e propria edizione definitiva, forse anche a causa della morte di Canova nel 1822, delle lastre da lui curate. Le lastra è oggi conservata presso la Calcografia di Stato di Roma.
La stele in marmo, scolpita fra il 1806 e il 1808, si trova oggi presso la Chiesa di Santo Stefano a Venezia. Originariamente venne sistemata nella villa Falier ai Predazzi di Asolo, poi donata alla chiesa dalla famiglia. Anche in questa lapide il modello è classicheggiante e lo schema compositivo del bassorilievo centrale è simile alle altre realizzate da Canova. A sinistra su un pilastro il busto del defunto con un’iscrizione, la dedica di Canova che identifica l’effigiato come un amico e consigliere dello scultore. A destra una donna seduta su uno sgabello classico è avvolta in un morbido abito classicheggiante, piange il defunto rappresenta la Gratitudine. Sotto il soggetto si legge: Pietro Bonato veneto incise in Roma e più in basso In marmo di grandezza naturale.
Impressione eccellente. Ottimo stato di conservazione, angolo superiore destro ricongiunto. Ampi margini oltre la battuta del rame. Esemplare con le scritte ma senza l’indirizzo “Roma, presso la Calcografia Camerale”.
Bibliografia: Grazia Pezzini Bernini-Fabio Fiorani, Canova e l’incisione, Ghedina e Tassotti, Bassano 1993, n LVII
VENDUTO