Project Description
Luca Cambiaso
(Moneglia 1527 – Madrid El Escorial 1585)
Allegoria Fede, Speranza e Carità
Penna, inchiostro bruno acquerellato
misure: mm 210 x 340
Pittore e disegnatore italiano. Si formo e collaborò, soprattutto nel periodo giovanile, con il padre Giovanni (1495-1579). Non appena si distaccò dall’insegnamento paterno Cambiaso mostrò una stile del tutto personale maturato dalla lezione e dall’esperienza di Michelangelo e di Beccafumi, ma anche dall’eleganza raffaellesca che gli permisero di superare la Maniera e sviluppare un modus operandi personalissimo e carico di vitalità. Negli anni compresi tra il 1555 e il 1570 l’artista inventa e crea alcune delle sue migliori opere; grandiosi affreschi carichi di drammaticità come Il ratto delle Sabine e Il ritorno di Ulisse. Predilesse soggetti religiosi e solo nel tardo periodo alcuni di soggetto profano e mitologico carichi di malinconia. Fu attivo anche in Spagna e fu un grande disegnatore e in questi disegni, sparsi in diverse raccolte, si evince il genio e la creatività.
In questo disegno vengono rappresentate le Tre Virtù Teologali, simboli fondanti della religione cristiana che mettono l’uomo in comunione con Dio. Attraverso un particolare scorcio, dal basso verso l’alto, e una composizione piramidale, mediante linee di contorno ben accentuate, tre donne sono sedute su nubi rigonfie e sono colte in pose e atteggiamenti diversi. Il particolare punto di osservazione fa pensare che si tratti dello studio per un soffitto o una lunetta. La Carità sulla sinistra allatta uno dei tre bambini che le stanno attorno, guarda la Fede al centro che con la destra stringe la croce e a sua volta è osservata dalla Speranza di spalle allo spettatore sulla sinistra. Le tre teste, come i tre corpi costruiscono uno spazio triangolare chiuso, un unico gruppo unito ma fatto di elementi ben distinti. L’osservatore è spinto a entrare nel gioco di sguardi, ad osservare la solennità della composizione e a sentirsi partecipe del significato delle virtù. L’atmosfera mistica è accentuata da acquerellature brune cariche in corrispondenza della zone in ombra, che ammorbidiscono ancor di più le forme michelangiolesche e tondeggianti delle figure. In basso al centro a penna in grafia antica “Lucca Cangias”.
Ottimo stato di conservazione eccetto qualche rinforzo in corrispondenza dei segni più marcati a penna che hanno intaccato la struttura della carta.
VENDUTO