Project Description

Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto
(Venezia 1697 – Venezia 1768)

Paesaggio con monumento equestre

Acquaforte
misure: mm 155 x 218

Pittore e incisore italiano conosciuto soprattutto come vedutista. La sua formazione inizialmente avvenne con il padre Bernardo specializzato in pittura di fondali per il teatro; nel 1719 si trasferì a Roma dove conobbe le opere dei primi vedutisti come Viviano Codazzi, Giovanni Paolo Pannini e di Gaspar van Wittel. Tornato nella città natale, con il bagaglio delle esperienze romane, frequenta artisti come Giovanni Battista Piazzetta (1683-1754), Giambattista Tiepolo (1696-1770) e Sebastiano Ricci (1676-1729), inizia a dedicarsi alla pittura di vedute, disegnando all’aperto e realizzando opere con una attenzione meticolosa per i dettagli e per la luce. In poco tempo divenne un artista conosciuto e apprezzato anche all’estero infatti molte sue opere furono richieste dal banchiere, mercante e poi console inglese a Venezia, Joseph Smith che gli fece ottenere incarichi decisivi per la sua carriera. Dal 1746 al 1756 egli soggiornò soprattutto a Londra e a questo periodo corrispondono le vedute del Tamigi e della campagna inglese dipinte per l’alta aristocrazia locale. Dopo il periodo inglese, fece ritorno a Venezia per dedicarsi soprattutto al disegno e allo studio degli effetti luministici su architetture e paesaggi su piccole tele. Per quanto riguarda l’opera incisoria d’invenzione, furono Rembrandt e Castiglione i suoi maestri. Con l’acquaforte seppe trasferire sulla lastra le atmosfere luminose della città e della laguna, consegnando alla storia una piccola serie di lastre che furono ricercate ed elogiate da collezionisti e artisti e che tutt’oggi costituiscono un prezioso riferimento. Seppe perfezionare un segno personale, delicato e vibrante, arioso, condotto con linee parallele accostate in opposti orientamento.

Questa stampa fa parte della serie composta da 35 tavole, Vedute altre prese da i luoghi, altre ideate da Antonio Canal e da esso intagliate, poste in prospettiva, 1735 e rappresenta uno spaccato di vita comune nella Venezia settecentesca. Mediante l’abile uso della tecnica e una forte attenzione per i particolare vediamo descritta un’abitazione di fantasia. Elementi gotici che si innestano su una tozza torre loggiata con annessa altana. Vi si accede per un’ampia scala ai cui piedi alcuni ragazzi sembrano giocare. Panni stesi ad un filo si asciugano al sole di una mattina settembrina. Tutta la scena è animata, alcune figure sono intente al lavoro altre sembrano conversare fra loro. Un torrione con una monumento equestre al vertice si staglia verso destra. In basso al centro, tra rovine e vegetazione, un soldato ed un uomo coperto da un mantello colloquiano vicino ad una tomba. A destra in lontananza le acque della laguna si confondono con il cielo che, tracciato con lunghe linee parallele, è solcato da alcune nubi.

Impressione eccellente. Ottimo stato di conservazione. Margini di 5mm oltre la battuta del rame. Stato unico. Lo sfondo a destra tende ad accusare segni di indebolimento e frattura delle linee.

Bibliografia: Bromberg 1993, Canaletto’s etchings, revised and enlarged edition of the catalogue raisonné, n.24; De Vesme 1906, Le peintre-graveur italien, n.21; F. Montecuccoli Erri, Canaletto incisore, Venezia 2002, p.277, n. 26.

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