Project Description
Giovanni Battista Leonetti
(notizie dal 1821/ 1830 ca.)
Due ninfe che tengono per mano un putto, 1812.
Acquaforte e bulino
misure: mm 423 x 317
Incisore italiano che lavorò a Roma nella prima metà del XIX secolo. Oltre a riprodurre in incisione alcune opere di Canova incise anche opere del Guercino.
Antonio Canova attribuì una grande importanza al mezzo incisorio quale mezzo di divulgazione delle immagini delle sue opere: sculture e bassorilievi. Come i documenti e la critica ricordano, si impegnò in prima persona a stipendiare incisori che riproducessero sotto il suo controllo in maniera sistematica tutta la sua produzione.
Questa stampa, la numero 4 come indicato dal numero inciso in basso a destra, fa parte della serie composta da 10 tavole intitolata Mercato di Amore ideato da Antonio Canova per fregio di un picciolo tempio. L’insieme delle tavole ricrea l’opera originale a tempera, oggi conservata presso la Gypsotheca e Museo Antonio Canova (Possagno), il Mercato degli Amorini che Canova completò con apporti cromatici del miniaturista Giuseppe Todran. Lungo questo fregio scenografico, ogni scena è dipinta in un foglio a se stante per poi essere giustapposta, viene raccontato il mito di Ermes, il dio dei mercanti, che si diverte a vendere amorini alle dee e alle ninfe dell’Olimpo. Dallo sfondo nero inserito in una cornice quadrettata emergono due ninfee dalla bellezza classicheggiante, avvolte in abiti riccamente drappeggiati sorreggono, tenendolo per mano, un paffuto amorino nudo il quale guarda fiducioso la ninfa che con il braccio sinistro indica la direzione. Il rame in discreto stato di conservazione nelle zone di fitto tratteggio, è conservato a Roma presso la Calcografia di Stato.
Impressione eccellente dai neri intensi su carta spessa bianco avorio. Ottimo stato di conservazione. Margini regolari oltre la battuta del rame.
Bibliografia: G. P. Bertini, F. Fiorani (a cura di), Canova e l’incisione, p.291, n LXXXXVIII-5.
VENDUTO