Project Description
Jacopo Negretti detto Palma il giovane
(Venezia 1549 -Venezia 1628)
Sansone e Dalila
Acquaforte
misure: mm 146 x 208
Jacopo Negretti conosciuto come Palma il giovane, per distinguerlo da bisnonno Jacopo Palma il Vecchio (Serina 1480 – Venezia 1528), è un pittore e incisore italiano, uno dei più importanti esponenti della scuola veneta. Cresciuto in una famiglia di pittori dopo l’apprendistato presso la bottega del padre e del prozio ebbe l’opportunità, grazie al duca di Urbino Giulio II della Rovere, di trasferirsi a Roma per un periodo di otto anni dal 1567 al 1574 circa. Successivamente, con un bagaglio artistico accresciuto, tornò a Venezia dove lavorò con artisti del calibro di Tintoretto e Veronese realizzando opere dai temi religiosi e storici. Nel primo decennio del Seicento Palma il giovane venne riconosciuto anche come abilissimo disegnatore e venne scelto per collaborare alla realizzazione delle incisioni per due trattati: Il vero modo et ordine per dissegnar tutte le parti et membra del corpo humano, edito nel 1608 a Venezia da Justus Sadeler in collaborazione con il bolognese Odoardo Fialetti, e il De excellentia et nobilitate delineationis libri duo, edito a Venezia nel 1611.
Questa stampa, la numero 26 secondo il Bartsch, fa parte del gruppo di ventisei acqueforti che Palma il Giovane incise da suoi disegni e pubblicate da Giacomo Franco in due edizioni 1611 e 1636, completata da incisioni di Franco e di Ciamberlano. La serie è intitolata: Regole per imparar a disegnar i corpi humani diuise in doi libri delineati dal famoso pittor Giacomo Palma. Libro primo. Viene raffigurato un noto episodio biblico riguardante la storia di Salomone, Giudice di Israele, narrato nell’Antico Testamento. All’interno di una abitazione contraddistinta da una finestra e un tavolo su cui sono poggiati degli oggetti a modo di natura morta è raffigurato in primo piano, davanti ad una tenda riccamente panneggiata, Dalila seduta su un cuscino. Ha fatto addormentare Salomone, uomo dal corpo vigoroso e plastico, sulle sue ginocchia e gli taglia i capelli in modo tale da privarlo della sua leggendaria forza. Il tratto lungo e incisivo, svelto e largo con rade intersezioni di linee parallele che creano decisi contrasti chiaroscurali e mostrano una luce radente da sinistra che illumina i soggetti e mette in risalto i particolari. Il soggetto potrebbe essere messo in relazione, secondo Mason Rinaldi, con il dipinto dello stesso soggetto del 1610-15 oggi presso l’Accademia di San Luca a Roma. Nell’inciso rispettivamente a sinistra e destra “Jacobus Franco formis con Priuilegio” e “Palma”. In alto oltre la battuta del rame scritta a penna.
Impressione eccellente, su carta vergata. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame. Stato unico.
Un altro esemplare è conservato presso Bergamo, Accademia Carrara. Gabinetto Disegni e Stampe
Bibliografia: Bartsch XVI.294.26; TIB 33, 1626
Prezzo: € 550,00