Project Description

Jean-Baptiste Camille Corot
(Parigi 1796 – Parigi 1875)

Cinq sujets réunis, 1856

Cliché verre
misure: mm 287 x 360

Pittore e incisore francese. Nacque in una famiglia borghese che lo avrebbe voluto commerciante in tessuti come il padre. Dopo una formazione classica e poco brillante a ventisei anni ha il permesso di dedicarsi alla pittura. Frequenta i pittori Achille-Etna Michallon (1796-1822) e Jean-Victor Bertin (1767-1842) apprendendo con rapidità e sicurezza il disegno e la pittura en plein air. Nel 1825 si reca in Italia per il primo dei suoi tre soggiorni. Poco interessato a chiese e Gallerie si dedica al paesaggio e al ritratto di figure pittoresche e sentimentali. Rientrato a Parigi capisce che per farsi notare ai Salon deve lavorare su grandi dimensioni e deve inserire qualche elemento di genere nel puro paesaggio. Dal 1840 in un continuo crescendo, ottiene premi, riconoscimenti, commissioni pubbliche e private. Per i Salon predilige composizioni teatrali nelle quali paesaggi da sogno fanno da sfondo a figure storiche, bibliche o letterarie; per il sempre più numeroso collezionismo privato paesaggi lirici dal vago richiamo all’Italia; per sé stesso vigorosi studi dal vero di paesaggio e figura.

 

La tecnica del cliché-verre consiste nel disegnare direttamente su una lastra di vetro che viene poi stampata come fosse un negativo fotografico su carta sensibile. In fase di stampa è possibile ottenere effetti differenti utilizzando differenti tipi di carte, sfruttando la trasparenza e quindi avendo la possibilità di utilizzare la lastra da entrambi i lati o semplicemente moderando la pressione della carta sulla lastra. Corot si avvicina alla tecnica grazie all’amico pittore e litografo, appassionato di fotografia, Constant Dutilleux che lo ospita ad Arras a partire dal 1852. Un primo gruppo di cliché-verre eseguiti nel 1853-1854 è noto in una sola edizione coeva e le lastre sono distrutte, un secondo gruppo eseguito nel 1855-1856 è noto in tre edizioni, un terzo gruppo eseguito fra 1858 e il 1874 in tre differenti edizioni.

Cinq sujets réunis appartiene al secondo gruppo del quale si conoscono tre edizioni. La prima coeva in pochi esemplari tirata da Adalbert Cuvelier fotografo amatore e amico di Dutilleux, la seconda in 10-15 esemplari tirata nel 1911-1913 su carta con margini neri da Bouasse-Lebel che acquista le lastre dagli eredi di A Cuvelier, la terza in 150 esemplari nel 1921 da Sagot-Legarrec. Esemplare appartenente alla III tiratura riconoscibile per la presenza al verso del foglio del timbro tondo con lettere SL (L 1766a) appartenente all’editore Sagot-Le Garrec (1857-1917). L’opera era inserita nell’album Quarante clichés-glace de Corot, Daubigny, Delacroix, Millet, Th. Rosseau, tirés sur les plaques de la collection Cuvelier.  Esemplare n 93/150, numerazione a matita al verso del foglio. Gli esemplari di questa edizione sono stampati in nero su una carta molto simile alle edizioni coeve. I cinque soggetti sono rispettivamente: Le jardin de Péricles, L’Alleée des peintres, Griffonnage, Le Grand Boucheron, La Tour d’Henri VIII. L’opera è applicata a cartoncino protettivo d’epoca sul quale è presente un timbro non presente in Lught: lettere J N R entro doppio triangolo.

Impressione eccellente. Ottimo stato di conservazione.

 

Bibliografia: Delteil 52-56; BN V.191.50-54; Robaut, 3173-3177; Melot, L’oeuvre gravé de Boudin, Corot, Daubigny, Dupré, Jongkind, Millet, Théodore Rousseau, Arts et métiers graphiques, Parigi 1978, n 52-56

VENDUTO