Project Description

Rene Boyvin
(Angers 1525 – c. 1580)

La Sacra Famiglia con Santa Elisabetta o Sant’Anna, 1540/60

Bulino
misure: mm 233 x 205

L’incisione raffigura la Sacra Famiglia con San Giuseppe e l’anziana Santa Elisabetta. La composizione deriva da un lavoro perduto di Rosso Fiorentino di cui resta documentazione in un disegno, copia dell’originale, conservato al Civico Gabinetto dei disegni del Castello Sforzesco di Milano (Carroll 1976, fig 132) eseguito secondo i modelli della Scuola di Fontainebleau. Il segno è fluido, il tratteggio rapito e sintetico si addensa nelle zone d’ombra alla ricerca degli effetti di luce. I visi quasi stilizzati con gli occhi incavati e privi di pupille, le posture improbabili e sofisticate ritrovano il movimento nei panneggi leggeri. La paternità è generalmente condivisa dalla critica, solo Carroll lo attribuisce ad un anonimo incisore della Scuola di Fontainebleau. Un esemplare in condizioni di conservazione precarie è conservato al British Museum (Inv. W,3.122), altri due all’Albertina di Vienna (It/III/3/46, F/I/3/3), uno dei quali simile al presente, e un ultimo alla Bibliothèque Nationale (Vol.Ed 3). La composizione è stata anche incisa in xilografia dal Monogrammista ND attivo a Fontainebleau negli anni ’40 del XVI secolo.

Impressione straordinaria fresca e ben contrastata con graffi di pulitura visibili, impressa su sottile carta vergellata con filigrana non identificabile, piccoli margini. Ottimo stato di conservazione eccetto tracce di vecchio montaggio. Al verso in calligrafia antica: Domenico delbarbiere fiorentino sculpto/le primatice pinnsit/IGBO (?).

Al verso timbro della Collezione Arenberg (Lugt 567). I principi, poi duchi di Arenberg, sono tra i più grandi mecenati delle arti del Belgio fin dal XVI secolo. Fu il duca Louis-Engelbert d’Arenberg (1750-1820) ad arricchire la collezione di stampe grazie a ripetuti viaggi tra il 1789 e il 1791 in Francia, Italia e Svizzera. Nel 1902, dopo aver fatto valutare la sua collezione da P. Mathey di Parigi, il duca mise all’asta a Londra una parte della collezione (circa 40 mila fogli). Il resto fu venduto tra il 1914-1918 a un mercante londinese, poi nel 1952 al mercante William H. Schab di New York.

Bibliografia: Bartsh 12 : Zerner XXXVII; Carroll 1976, 2; Carroll 1988, 114; Robert-Dumesnil, VIII.20.7; Yves Metman, Un graveur inconnu de l’Ecole de Fontainebleau, in ‘Bibliothèque d’Humanisme et Renaissance’ I 1947, pp.202-14; M. Bimbenet-Privat, PQ XI 1994, pp.151ff

VENDUTO