Project Description
Benigno Bossi
(Arcisate 1727 – Parma 1792)
Cioccolatiera con tartaruga
Acquaforte
misure: mm 220 x 165
Pittore, stuccatore e incisore italiano. Figlio di Pietro Luigi, importante stuccatore attivo in Sassonia, seguì il padre in Germania e apprese da lui l’arte dello stucco e ne fu collaboratore. Qui Benigno si interessò all’incisione soprattutto ad acquaforte e acquatinta, ci restano infatti alcune lastre datate dresda 1755. A seguito della Guerra dei Sette anni Bossi tornò in Italia. Dopo una breve sosta a Milano lo troviamo attivo a Parma (1759) come incisore e decoratore. Inizia una fortunata collaborazione con l’architetto francese Ennemond Alexandre Petitot (Lione 1727 – Marore 1801) architetto francese che nel 1753 fu chiamato alla corte francese di Parma. Nel 1746 Bossi incise su suoi disegni la Suite des vases tirée du cabinet de M. du Tillot e l’originalissima Mascarade à la Grecque d’après les dessins originaux tirés du cabinet de… le marquis de Felino…, Parma 1771; realizzò vari stucchi sia per la Corte che per l’architetto stesso. Pittore di gusto neoclassico ha lasciato dipinti in chiese a Parma e a Colorno. L’attività di incisore fu sicuramente quella in cui Bossi mise anima e mente ove raggiunse livelli altissimi. Trasse i suoi soggetti soprattutto da Parmigianino ma anche da Correggio, Guercino e Londonio; incise anche molte lastre d’invenzione in cui, libero da modelli, è più evidente il carattere personale, il segno è sciolto e vivace.
Questa stampa è la numero 18 come indicato dal numero inciso in alto a destra ed è tratta dal disegno di Petitot per la serie Suite des vases…, 1746. Petitot fu un grande maestro dell’ornamentalismo del XVIII e questa serie che propone modelli di vasi di pura invenzione ornamentale ne è la prova. In questa tavola viene rappresentato con grande maestria di tecnica su di una balaustra ormai in rovina un grande vaso in stile neoclassico. Attraverso delicati e puntuali contrasti chiaroscurali la luce si pone su di esso e crea dei giochi strutturali. La parte superiore è modellata a forma di tartaruga, il carapace termina nella presa, dalla bocca esce il versatoio e la coda si salda al corpo del vaso formando un pratico manico. In basso a sinistra inciso “Petitot In” e a destra “Bossi Sc”. Il risultato è armonico e l’architettura si mescola con la fantasia.
Impressione eccellente. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame.
Un altro esemplare è conservato presso Monza, Musei Civici di Monza
Bibliografia: Le Blanc, I, 1854, pag. 483
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