Pittore e incisore francese, esponente dell’Espressionismo. Si forma presso l’École des beaux-arts di Parigi e nelle sue opere è ben evidente la volontà di enfatizzare la realtà quotidiana e indagarla dal punto di vista emotivo. É un artista molto attento ai cambiamenti culturali e storici del suo tempo, tanto che possiamo individuare fasi diverse della sua carriera. Influenzato inizialmente dall’occupazione nazista, nei dipinti con raffigurazioni religiose, ritratti o nature morte ritroviamo un’atmosfera molto cupa e scarne figure. Nel primo dopoguerra la visione del mondo è ancora austera e negli anni ’50 e ’60 assieme ad artisti quali Mottet e Rebeyroll diventa membro dell’Anti-Abstract Art Group denominato L’homme Témoin per rappresentare ciò che sentiva in modo essenziale, lineare. In questo periodo realizza stampe per opere letterarie come Les Chants de Maldoror. 

Nel foglio viene catturato, imprigionato in primissimo piano, un volto quasi fosse una fotografia. Linee nere profonde marcano la struttura del volto, la pelle muta dal verde oliva all’ambra simulando l’abbronzatura. Lo sguardo sembra essere fisso nel vuoto; occhi grandi truccati, bocca serrata e linee rette mai incrociate. Si ha la sensazione di essere osservati da una figura arcaica, muta, che is nutre della profondità di una vita vissuta. Firma a matita in basso a destra e numero a matita in basso a sinistra, es. 13/108. Stampata su carta con filigrana Arches. Buono stato di conservazione, qualche traccia del vecchio montaggio.
La stessa litografia è stato utilizzata come manifesto per la mostra del 1958: Cent tableaux 1946-1958. Mostra presso la Galerie Charpentier.

Bibliografia: Sorlier, 17.