Project Description
Carlo Carrà (Quargnento, Alessandria 1881- Milano 1966)
Il golfo (Paesaggio). 1924
Acquaforte su rame
Misure: mm 148×215 (lastra), mm 248×360 (foglio)
Artista poliedrico, comincia la sua attività di disegnatore a soli 12 anni. Nel 1906 studia all’Accademia di Brera sotto la guida di Cesare Tallone, suo docente; qui entra in contatto con Umberto Boccioni, padre della pittura futurista. Carrà aderisce dapprima al Divisionismo e successivamente al Futurismo firmando nel 1910 il Manifesto dei futuristi e il Manifesto tecnico della pittura futurista. Nel 1916 si avvicina alla pittura metafisica di Giorgio De Chirico ma sarà soltanto dal 1919 che comincerà il rinnovamento del suo stile per giungere alla semplificazione delle forme e della composizione. La produzione grafica di Carrà è strettamente legata alla sua pittura; lavora nella bottega di Giuseppe Guidi, pittore e incisore, dove comincia a sperimentare la tecnica dell’acquaforte e della litografia. La massima produzione grafica si ha dal 1922 con una serie di piccole lastre, tra cui La spiaggia di Moneglia e Vele al chiuso del 1923. A partire dal 1925 Carrà parla nei suoi scritti di “realismo” una tendenza che caratterizza tutta la sua produzione. Nel 1941 è titolare della cattedra di pittura presso l’Accademia di Brera. Muore il 13 aprile 1966.
L’acquaforte, firmata dall’artista, raffigura un paesaggio sapientemente composto da tratti liberi e ritmati capaci di esprimere armonia ed equilibrio, si tratta di un ottimo esempio della sua produzione più vivace. È evidente lo sviluppo plastico dello scenario sottolineato da un contorno marcato. Carrà esegue passaggi chiaroscurali impostati su netti contrasti giocati tra zone vuote e piene, contribuendo alla creazione di una composizione geometrica proporzionata. La linea veloce dà forma ad un paesaggio realistico ma quasi malinconico, questa è una tipicità di tutte le vedute dell’artista. L’acquaforte appartiene alla prima tiratura, 25 esemplari realizzati nel 1924 e 10 esemplari fuori commercio del 1951. Il foglio è firmato e datato dall’autore a matita con dedica nel margine inferiore sinistro: “a Francolini Bianchi Carlo Carrà Milano 30-10-944”. L’impressione è eccellente. Il foglio, intonso con ampi margini, si trova in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia:
Carrà 1976, n. 20
Vitali, L’incisione italiana del Novecento i selvaggi: Carlo Carrà in Domus, 37, gennaio 1931, pp. 45-48.
Carlo Carrà: l’opera grafica, 1922-1964. Milano, 1986
Prezzo: 2200,00€