Project Description

Carlo Casanova
(Cremona 1871 – Quarna sotto 1950)

San Giovanni case rotte

Acquaforte
misure: mm 120 x 90

Pittore e incisore italiano. Dopo una prima formazione presso il Collegio dei Barnabiti di Moncalieri si iscrive alla facoltà di ingegneria (Pavia e Padova), laureato eserciterà la professione per poco tempo. Sin da giovane, affascinato dal mondo dall’arte, si trasferisce a Milano, diviene sodale del pittore Stefano Bersani (Melegnano 1872 – Lora, 1914) e ne condivide lo studio. Si interessa sia alla pittura che all’incisione all’acquaforte realizzando circa 650 lastre con scorci architettonici e paesaggi. Ha esposto acqueforti e dipinti, in quasi tutte le Biennali di Brera e di Venezia, ma anche a Roma, Buenos Aires, Barcellona, Atene e Monaco. Il re Leopoldo I del Belgio fu un suo appassionato collezionista. Nel 1910 fondò con Adolfo De Carolis, Vico Viganò ed altri l’Associazione italiana Acquafortisti ed Incisori. Dal 1942 si trasferisce sul Lago d’Orta traendo da quei luoghi la maggior parte dei suoi soggetti. Di notevole interesse è anche il lavoro compiuto come fotografo.

Il soggetto è un documento della Milano scomparsa. Mediante un abile gioco di morsure un profondo chiaroscuro raffigura la demolizione dell’area della Chiesa di San Giovanni alle Case Rotte. Nel primo Novecento, per realizzare il rifacimento di piazza della Scala progettata da Luca Beltrami, venne demolita l’area della chiesa che si trovava nel quadrilatero oggi occupato dal palazzo della Banca Commerciale-Gallerie d’Italia. A memoria resta oggi via Case rotte, una cortissima via che unisce piazza della Scala con Largo Raffaele Mattioli.

In primo piano una carrozza si allontana e altri personaggi si affrettano attraversando la strada e animando la scena, gli edifici sono rischiarati dalla luce che proviene da sinistra. In basso oltre l’inciso a matita: S. Gio. case rotte/(Demolizione),  Casanova C. e in più in basso a destra: Omaggio dell’autore al Sig Rivolta.

Impressione eccellente su carta color bruno applicata a cartoncino più spesso color avorio. Ampi margini. Ottimo stato di conservazione.

Bibliografia: A. Bombelli, I pittori cremaschi, Milano 1957; Amelia Parati, Carlo Casanova; le incisioni, Milano 2005

VENDUTO