Project Description
Carlo Sbisà
(Trieste 1899 – Trieste 1964)
Paesaggio, 1946
Penna, acquerello
misure: mm 143 x 114
Pittore e scultore italiano esponente di Novecento. Molto abile nel disegno sin da giovanissimo venne iscritto dai genitori nella sezione artistica della Civica scuola reale superiore di Trieste presso la quale si diplomò nel 1916. Divenne disegnatore tecnico presso i cantieri navali e tanto per sfuggire alla prima guerra mondiale quanto per seguire i lavori del cantiere fu trasferito a Budapest dove visse per una anno e studiò artisti come Egon Schiele e Gustav Klimt. A partire dal 1919 è a Firenze preso l’Accademia di Belle Arti dove entra in contatto con Ubaldo Oppi, Achille Funi e Felice Carena maturando un rigore formale di matrice rinascimentale. A Firenze incontra il conterraneo Giannino Marchig che lo incoraggia a riprendere a studiare presso la Scuola dell’incisione all’acquaforte con Celestino Celestini. Esordì alla Biennale di Venezia nel 1922 e da li in poi partecipò a diverse mostre. Dagli anni Trenta si dedica all’affresco e dal dopoguerra alla scultura. Fonda a Trieste la Libera scuola di incisione.
Su un foglio bianco spesso, applicato a cartoncino color avorio, viene rapidamente rappresentato uno scorcio di paesaggio alberato, il fianco di una collina. Attraverso una scala di grigi si stagliano verso il cielo alberi dai rami intrecciati, dai tronchi nervosi, le fronde sono abilmente rese acquerellando il tratto a penna. Alla base dei tronchi si sviluppa una incolta vegetazione, mentre il primo piano perlopiù lasciato bianco fa posto ad alcune nervose linee forse pietre o arbusti. In basso a destra firma “Sbisà/46”.
Ottimo stato di conservazione. Al verso, sul cartoncino color avorio, a penna è presente il frammento di un volto femminile a penna e acquerello.
VENDUTO