Project Description
Cesare Biseo
(Roma 1843 – Roma 1909)
Studi di leoni e scimmie
Acquaforte stampata in rosso mattone
Misure: mm 251 x 326; foglio mm 304 x 386
Pittore, incisore e illustratore italiano. Si avvicina all’arte grazie al padre Giovanni Battista, pittore prospettico e decoratore, dalla fine degli anni Sessanta si evolve verso la scuola verista. Nel 1869, invitato dal Vicerè di Egitto si reca ad Alessandria per affrescare il Palazzo del Governo, qui entra in contatto con il pittore e amico Stefano Ussi (Firenze 1822 – Firenze 1901) e si orienta verso la pittura orientalista ricca di cromatismo. In collaborazione con Ussi realizza le illustrazioni per il diario di viaggio Marocco edito nel 1879 di Edmondo De Amicis, e tre anni dopo illustra anche Costantinopoli. Alla fine degli anni Settanta torna a Roma e sperimenta soprattutto nell’incisione la realizzazione di paesaggi della campagna romana con rovine alla maniera di Piranesi.
In questa impressione dal vivo, come si legge nell’inciso in basso a sinistra, sono raffigurati leoni, leonesse e scimmie. L’abile uso dell’acquaforte riproduce gli animali con la stessa immediatezza di in un foglio di rapidi schizzi disegnati davanti agli animali. Il soggetto, benché tratto a Roma si inserisce pienamente nel filone dell’interesse per l’esotico. Il segno è rapido e incisivo, veloce ma attento al dettaglio. L’inchiostro rosso bruno e la velatura di fondo rosso-rosata pare simulare la terra bruciata dal sole, gli animali sembrano così muoversi in un unico ambiente all’aria aperta. Biseo sfrutta il candore della carta per suggerire il riflesso dorato del manto e della criniera. In basso a sinistra è inciso: C. Biseo f dal vero/Roma 1869. Impressione eccellente. Buono stato di conservazione, una piega verticale al centro che non disturba la lettura della composizione, uno strappo restaurato in basso al centro che interessa la parte incisa. Minimo foxing. Ampi margini oltre la battuta del rame.
Un altro esemplare è conservato a Roma presso il Gabinetto dei Disegni e Stampe, Fondo Nazionale. La matrice si trova a Roma in Calcoteca (M-1155).
Bibliografia: C. Ratta, Acquafortisti italiani, Bologna, 1929; Alfredo Petrucci, L’incisione italiana L’ottocento, Roma Danesi 1943, p 27 e p 35 (dettaglio); L. Servolini, Dizionario illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, p. 94, 1955. Davoli, Mostra della acquaforte italiana dell’800, Reggio Emilia, giugno 1955, p 7 n 2
VENDUTO (0830322)