Project Description

Cornelis Galle
(Anversa 1576 – Anversa 1650)

Ritratto di Dante Alighieri, 1595 ca.

Bulino
misure: mm 275 x 205

Cornelis appartiene ad una famiglia Galle di incisori fiamminghi. Il capostipite Philipp avvia la stamperia presso la quale lavorano i suoi figli, tra i quali Cornelis. Incisore per lo più di traduzione da soggetti di Rubens, Van Dyck e molti maestri italiani che ha potuto ammirare durante il soggiorno in Italia dal 1595. Rientrato ad Anversa, nel 1610 diviene maestro della Corporazione di San Luca.

Nel foglio viene rappresentato il ritratto di Dante Alighieri derivato da un’invenzione di Jan van der Straet detto Stradanus (Bruges 1523 – Firenze 1605). E’ raffigurato a mezzo busto coronato di alloro entro un ovale al centro. Sopra questi un tondo con il ritratto di Beatrice coronata di alloro, sotto un tondo con il doppio profilo di Virgilio e di Stazio. Ai quattro angoli le raffigurazioni del Paradiso, del Cielo, di Gerusalemme con il Limbo e l’Inferno e quella del Purgatorio con il Paradiso Terrestre. Sotto la composizione sette righe in latino parlano dell’autore e della sua opera. Più sotto incisa la dedica al poeta Luigi Alamanni (Firenze 1495 – Amboise 1556) e firma dell’autore. Nella cornice della dedica si legge il nome dell’editore: Philips Galle (Haarlem 1537 – Antwer 1612) padre di Conelis. Il foglio potrebbe essere stato realizzato come frontespizio per una nuova edizione del poema dantesco con il commento di Alemanni al quale la stampa è dedicata. Tuttavia la morte prematura di Luigi di Piero Alemanni (1558-1603) non ne ha permesso la pubblicazione. Fu proprio Alemanni, conosciuto presso l’Accademia fiorentina degli Alterati, a coinvolgere Stradanus quale illustratore insieme al Cigoli e a Ligozzi, per la divulgazione a stampa delle lezioni tenute presso la stessa Accademia. Presso la Biblioteca Medicea Laurenziana è conservato un gruppo di 26 disegni per illustrare l’Inferno commissionati alla Stradano dall’Alemanni e da questi annotate e conservate. Esemplare nel II/II stato, con il nome corretto da Ludovico ad Aloysio. Si veda la descrizione dell’esemplare conservato presso la Royal Collection per un chiarimento sugli stati.

Impressione eccellente ben contrastata. Esemplare rifilato alla linea di inquadramento come nell’esemplare conservato a Roma presso il Fondo Corsini (S-FC38047) e parzialmente nell’esemplare presso la Royal Collection, mancante invece nell’esemplare conservato presso il MET. L’esemplare del Rijksmuseum è invece marginoso. Ottimo stato di conservazione, eccetto un minimo restauro al margine superiore destro.

Filigrana: bastone pastorale entro uno scudo dal quale pende un trifoglio.

Bibliografia: New Hollstein 292; Hollstein 162; Alessandra Baroni Vannucci, Jan van der Straet, detto Giovanni Stradano, flandrus pictor et inventor, Milano Roma, Jandi Sapi, 1997, 791; Baroni Vannucci, Giovanni Stradano. Le più strane e belle invenzioni del mondo, Firenze, Polistampa, 2023, p 41. 

RISERVATO (0220524)