Project Description
Domenico Marchetti
(attivo a Roma fine XVII inizio XIX secolo)
Concordia, 1815
Acquaforte
misure: mm 860 x 620
Incisore italiano, attivo a Venezia dove collabora tra il 1813 e il 1818 alla raccolta di stampe della Storia della Scultura del conte Fancesco Leopoldo Cicognara incidendo il ritratto di Antonio Canova. Nel 1825 è a Roma attivo come incisore in proprio e poi presso la Calcografia Camerale. Diviene poi insegnate all’ospizio di San Michele e dal 1838 membro dell’Accademia di San Luca. Tra le diverse collaborazione è ricordato anche come uno degli incisori scelti da Canova per riprodurre le sue opere pittoriche e marmoree con ventidue rami.
Antonio Canova attribuì una grande importanza al mezzo incisorio quale mezzo di divulgazione delle immagini delle sue opere, sculture e bassorilievi. Come i documenti e la critica ricorda, era indignato per le brutte stampe dalle sue opere che circolavano e, dopo i primi tentativi di riproduzione a contorno in formato ridotto, nel secondo decennio dell’800 si impegna in prima persona a stipendiare incisori che riproducessero sotto il suo controllo in maniera sistematica tutta la sua produzione. Egli stesso scelse la maniera e l’angolazione da cui riprodurre le figure, i gruppi o i bassorilievi. Il lavoro sulle lastre veniva seguito passo passo da Canova il quale, una volta terminata l’opera, si riservava il diritto di approvare il risultato prima di pagare l’intagliatore. Canova stesso stabiliva inoltre le dediche da aggiungere sotto i soggetti incisi. I fogli venivano per lo più venduti sciolti presso il negozio di Pier Luigi Scheri a Roma in Piazza di Spagna 82. Si conosce inoltre un frontespizio datato 1817 delle “Stampe delle opere scolpite da Antonio Canova” in vendita presso il libraio Pier Luigi Scheri di Roma, e un altro in francese stampato dall’editore Boudin a Parigi senza data. Ciò testimonia l’ampio interesse per le opere di Canova, in Italia e in Francia, nonostante la mancanza di una vera e propria edizione definitiva, forse anche a causa della morte di Canova nel 1822, delle lastre da lui curate. Le lastra è oggi conservata presso la Calcografia di Stato di Roma.
L’incisione raffigura il modellino conclusivo degli studi eseguiti da Canova sulla figura della Concordia, personaggio mitologico che rappresenta lo spirito dell’armonia e dell’unione. Il soggetto è in relazione con i ritratti di Elisa Baciocchi principessa di Lucca e Piombino nonché Granduchessa di Toscana e di Maria Luisa d’Asburgo duchessa di Parma. Essa è seduta in trono, avvolta in un abito classico e panneggiato con una corona in testa, lo scettro nella mano destra e una patera, un piccolo piatto del quale si servivano gli antichi nelle cerimonie religiose, nella sinistra. Il modello in gesso è conservato oggi presso la gipsoteca di Possagno. Oltre l’immagine nel margine inferiore il titolo, il nome dello scultore, quello dell’incisore e del disegnatore Giovanni Tognoli (Bieno TN 1786 – Roma 1862) che ha fornito il modello per l’incisione.
Impressione eccellente. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame. Esemplare in I stato prima della scritta “Il ciel ti serbi eterna ai nostri voti” e dell’indirizzo della Calcografia Camerale.
Bibliografia: Grazia Pezzini Bernini-Fabio Fiorani, Canova e l’incisione, Ghedina e Tassotti, Bassano 1993, n LIX.
VENDUTO