Project Description

Gaetano Riboldi
(Milano 1760 – Milano 1836)

Teatro del mondo dove fabbrichiamo il nostro giudizio dalla propria coscienza di non fare agli altri tutti almeno quello che non volessimo sia fatto a noi stessi.

Acquaforte
misure: mm 333 x 430

Incisore italiano formatosi inizialmente sotto il padre stampatore, libraio e autore di almanacchi e calendari popolari. Successivamente Gaetano frequenta l’accademia di Brera con Vincenzo Vangelisti (Firenze 1740 – Milano 1798) che dal 1790 è direttore della Scuola d’incisione. Particolarmente attivo tra il 1790 e il 1825 viene ricordato per le illustrazioni del volume Dell’arte dei giardini inglesi (pubblicato a Milano, 1801) di Ercole Silva (Milano 1756 – Cinisello 1840) scrittore e architetto del paesaggio italiano, ma anche per le tavole poi confluite nel volume Atlas geologique ou vues d’amas de colonnes basaltiques….Milano 1818 di Scipion Breislak (Roma 1750 – Milano 1826) geologo di origini svedesi. Interessanti sono anche le sue incisioni popolari sulla creazione del mondo.

In questa stampa viene rappresentata l’idea che l’artista ha del mondo, un’elaborata allegoria densa di dettagli. La composizione è divisa in due parti ben distinte raccordate al centro dalla raffigurazione della Torre di Babele sullo sfondo. Le due zone raffigurano rispettivamente la vita dominata dall’Inganno e quella dominata dal Disinganno. Sulla sinistra, in un paesaggio collinare, contraddistinto tra templi e città ordinate vediamo la figura di Cristo predicatore appoggiato ad una croce e circondato da diversi famiglie di fedeli in preghiera, in primo piano donne che filano rappresentano l’operosità e il lavoro. Un mondo laborioso, ordinato e pio si contrappone alla parte destra della stampa. Qui tumulti, disordine, uomini e donne che si abbandonano ai piaceri, ai vizi, mangiano suonano e adorano Lucifero seduto sul suo trono tra le fiamme. In alto e in basso, oltre l’immagine, un testo descrive l’immagine rappresentata.

Impressione eccellente, fresca e con inchiostratura dai toni grigio-argentei. Ottimo stato di conservazione, eccetto minimo foxing sparso. Ampi margini oltre la battuta del rame.

Bibliografia: G. Milesi, Dizionario degli incisori, Bergamo 1989, p. 273

VENDUTO