Project Description
Giovanni Domenico Tiepolo
(Venezia 1727 – Venezia 1804)
Armi e attributi militari, 1774
Acquaforte
misure: mm 213 x 274 foglio mm 237 x 336
Pittore e incisore italiano. Figlio di Giambattista Tiepolo entra all’età di tredici anni nella bottega del padre. Nell’arco della sua brillante carriera lavora in stretta collaborazione con il padre, parallelamente riceve importanti incarichi nei quali da prova dell’estro e della personalità che era andato formando. In campo incisorio sono da ricordare alcune serie: Via Crucis derivata da sui stessi dipinti per la chiesa veneziana di San Polo; Idee pittoresche sopra la Fuga in Egitto; le straordinarie sessanta lastre che costituiscono la Raccolta di Teste e alcune altre acqueforti, anche di grande formato, spesso derivate da dipinti o affreschi del padre. Succi cataloga 175 lastre incise da Giandomenico.
Questa stampa fa parte della serie 7 dal titolo Trofei e teste capricciose, come indicato nella prima edizione del Catalogo di varie Opere di Giovanni Domenico Tiepolo, il numero 7 è inciso in alto a destra. Il foglio è diviso in due bande orizzontali: nella zona superiore troviamo elmi, fodere di spade e frecce abbandonate a terra in una sorta di natura morta, mentre nella parte inferiore armature, stendardi e trofei innalzati al cielo. Su una tavoletta in basso a sinistra incisa la data 1774 e al centro Jo. Dominicus Tiepolo inv; et sculp. Si tratta dunque di un’incisone di invenzione, infatti presso il Museo Correr a Venezia si conserva un disegno, in controparte rispetto all’incisione, raffigurante alcuni dei trofei e degli stendardi. L’intaglio, piuttosto raro, è un esempio dell’inesauribile inventiva dell’autore, la freschezza della composizione è data dal solo apparente disordine con cui sono collocati i trofei. L’attenzione per la descrizione del dettaglio e l’atmosfera argentea del chiaroscuro, ottenuta tramite il tipico segno corto e graffiante, sono caratteristiche tipiche del virtuosismo dei Tiepolo.
Impressione eccellente e ricca di contrasto. Ottimo stato di conservazione, ampi margini oltre la battuta. Stato unico. Filigrana: scudo con bandiere e trombe.
Bibliografia: De Vesme 1906, Le peintre-graveur italien, 112; D. Succi, I Tiepolo, Virtuosismo e Ironia, pag. 248, n 169; Succi, La serenissima nello specchio di rame, Cecchetto prior, 2013, vol II n 163.
VENDUTO (0381022)