Project Description
Giovanni Martino de Boni
(Venezia 1753 – attivo a Roma fino a circa il 1831)
Cinque danzatrici con velo e corone, 1811
Acquaforte e bulino
misure: mm 425 x 730
Pittore e incisore italiano. Si formò presso l’Academia di Belle Arti di Parma per poi trasferirsi e perfezionare la sua arte a Roma. Qui riallacciò i rapporti con l’amico e maestro Antonio Canova fino a diventarne uno dei più attivi e raffinati collaboratori, si specializza con eccellenti risultati nella non facile esecuzione delle stampe a fondo nero. Antonio Canova attribuì una grande importanza al mezzo incisorio quale strumento di divulgazione delle immagini delle sue opere: sculture e bassorilievi. Come i documenti e la critica ricordano, si impegnò in prima persona a stipendiare incisori che riproducessero sotto il suo controllo in maniera sistematica tutta la sua produzione.
Questa stampa fa parte della serie Baccanti che danzano. Pensieri di Antonio Canova. La serie è considerata fra le meglio riuscite, si distingue per estrema finezza di esecuzione. Riproduce una delle tempere su carta di Canova oggi a Possagno, misura cm 345×800. Le tempere di Canova vennero realizzate tra il 1796 e il 1807 e raffigurano gruppi di leggiadre figure di ninfe e di danzatrici, ispirate alle piacevoli immagini parietali che Canova aveva visitato presso gli scavi di Ercolano nel 1779. Dallo sfondo nero emergono cinque danzatrici eteree che si stagliano dal fondo. I loro corpi leggiadri, eleganti e soavi ricordano la classicità greca e romana; sono contraddistinte da acconciature raccolte, abiti morbidi e panneggiati che nascondono appena la linea dei corpi. Simmetriche rispetto al centro, in punta di piedi, reggono corone di fiori. Martino de Boni riceve da Canova il pagamento per questa lastra il 19 agosto 1811. La lastra originale è presso la Calcografia di stato, ormai esaurita nei fondi neri. In basso a sinistra sotto il soggetto è inciso: Canova inv, a destra: Gio.Martino de Boni inc.
Impressione eccellente dai neri intensi su carta bianco avorio spessa. Ottimo stato di conservazione. Minimi margini lungo il lato superiore, e piccolo strappo orizzontale lungo il solo margine destro.
Bibliografia: G. P. Bertini, F. Fiorani, Canova e l’incisione, n LXXXXIX-3.
VENDUTO