Project Description
Giovanni Migliara
(Alessandria 1785 – Milano 1837)
Capriccio architettonico
Penna, matita e acquerellature
misure: mm 129 x 199
Pittore e scenografo, artista eclettico divenuto celebre per la rappresentazione di piccoli paesaggi e vedute urbane, spesso su vetro. Giovanissimo si trasferisce a Milano dove frequenta lo scultore ligneo Luigi Zuccoli e i corsi di ornato all’Accademia di Brera. Essendo dotato di precoci abilità nel disegno frequenta lo studio di Gaspare Galliari dal 1804 e lavora prima come scenografo al teatro Carcano e poi alla Scala. Costretto ad abbandonare l’attività di scenografo a causa di una malattia polmonare inizia così a realizzare pitture da cavalletto e piccoli capricci ispirati ai grandi maestri del Settecento veneziano come Canaletto e Guardi, soggetti d’ispirazione storica o letteraria. Rigorosamente attento al dettaglio e alla coerenza degli ambienti le sue composizioni risentono sempre di una solido impianto profspettico. Durante gli anni ’20 dell’Ottocento si specializza in arditi scorci animati, spesso tratti dal vero, per i quali diverrà rapidamente famoso e acclamato dal pubblico e dalla critica.
Questo disegno è un esempio della prima produzione di Migliara, quella dedicata alla scenografia e al capriccio architettonico. Temi peraltro che saranno sempre alla base di tutte le sue composizioni. Il punto di vista ribassato e la profondità prospettica sono espedienti scenici ben noti che esaltano il susseguirsi di archi decorati, di lesene e colonne con capitelli corinzi e una veduta parziale dell’intradosso della cupola centrale. Il sapiente uso di acquarellature grigie mostra la forte attenzione di Migliara per la resa luministica, gli intensi contrasti dilatano lo spazio e pongono le architetture in una sorta di solenne silenzio. L’imponente impianto basilicale privo di arredi esclude si tratti di un luogo reale. La scena è animato solo dalla presenza di due nobildonne in abiti di foggia neoclassica che conversano accompagnate da un cane e una bambina, suggerisce un’ambientazione cittadina. In basso a destra firma in grafia antica: Migliara. Tutta la superficie è quadrettata a matita per il riporto su tela o carta; si tratta probabilmente di un modelletto per un dipinto o un’incisione.
Carta cerulea in ottimo stato di conservazione applicata su cartoncino nero d’epoca sono lungo i quattro angoli. Un restauro in corrispondenza di una macchia all’angolo superiore sinistro.
Bibliografia: Gozzoli – Rosci, Gio Migliara Mostra della grafica di Giovanni Migliara, Alessandria 1977; L’opera grafica di Giovanni Migliara, Cassa di risparmio di Alessandria, 1977.
VENDUTO