Project Description
Giulio Aristide Sartorio
(Roma 1860 – Roma 1932)
misure: mm 94 x 90
Pittore e scultore italiano. Sartorio sin da giovane mostrò una spiccata dote per il disegno, per necessità realizzò opere, sullo stile di Mariano Fortuny, per artisti italiani e stranieri che le firmarono a loro nome. Grazie all’influenza di Francesco Paolo Michetti, si avvicinò ad un verismo umanitario trovando un proprio stile autonomo. Nel 1884 visitò Parigi e a questo periodo risalgono le prime illustrazioni, un esempio quelle per l’Isotta Guttadauro di Gabriele D’Annunzio, che mostrano uno stile decorativo d’ascendenza liberty e una forte minuziosità disegnativa. Dal 1890 realizzò i primi paesaggi e aderì all’associazione In Arte Libertas. Dopo i soggiorni in Inghilterra e in Germania, tornato in Italia ricevette diverse commissioni pubbliche (fregio decorativo per la nuova aula del Parlamento, 1908–12; ecc.) “in cui l’ispirazione letteraria si fonde a una ricercata eleganza disegnativa”.
Questo ex libris è la testimonianza del grande sodalizio instauratosi tra il poeta e l’artista, il quale realizzerà quattro ex libris per D’Annunzio.
In questo delicato esemplare sono rappresentati due sinuosi nudi femminili. Un idillio dionisiaco che si ispira al testo Le faville del maglio. Entrambe le donne hanno il volto coperto e sono raffigurate una in piedi, con i seni in vista, appoggiata ad un’erma e l’altra distesa a terra. Sono eseguiti in evidente “rapporto con la cultura figurativa inglese, ma anche con i nudi già dipinti da Sartorio in La Diana d’Efeso e gli schiavi e La Gorgone e gli eroi (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna), presentati alla III Esposizione internazionale di Venezia del 1899″. Sul fondo all’interno di una targhetta il nome latino di d’Annunzio definito “porhyrogenito”, l’appellativo dei sovrani bizantini di cui il poeta amava fregiarsi. A sinistra sull’erma iscritto in greco “ΣYOI ΔΙΟΝΥΣΟΝ ΥΜΝΗΣΩ”, riferimento al superomismo di Nietzsche, che costituisce uno dei fili conduttori della produzione dannunziana. In basso a destra incisa la firma G. A. Sartorio in controparte. D’annunzio propose all’editore Treves di applicare questi ex libris sulla tiratura in carta rara de Le Faville del maglio dichiarando di possederne tre o quattrocento ( Vito Salerno, D’Annunzio e i suoi editori, Milano Mursia 1987, pp 193-194).
Impressione eccellente stampata in marrone seppia. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame.
Bibliografia: Giulio Aristide Sartorio (1860-1932) , catalogo dellamostra (Roma, Palazzo Carpegna, 13 maggio – 20 giugno 1980),Roma, De Luca, 1980, pp. 84-85, n. 93; V. Salierno, Gli ex-libris di Sartorio per Gabriele D’Annunzio, “L’Esopo”, 1981, 11, pp. 29-34,p. 32-33; 2006, p. 308.