Project Description

Jaques Callot
(Nancy 1592 – Nancy 1635)

La foire de Gondreville, 1625

Acquaforte
misure: mm 182 x 332

Incisore e disegnatore francese. Amico fraterno di Israel Henriet studiò inizialmente presso il padre di questi, il primo pittore del Duca di Lorena; frequentando la bottega di un incisore di medaglie conobbe l’originalissimo incisore francese Jacques Bellange. Dal 1606, collaborando con l’editore di immagini sacre Thomassin, iniziò a tradurre in incisione le opere dei grandi pittori antichi. L’anno successivo, unendosi all’ambasciata inviata dal Enrico II al Papa, intraprende un viaggio di formazione che lo porta prima a Roma e poi a Firenze dove riceve una pensione dal Granduca che lo ospita nel suo palazzo. Proprio la tecnica dell’acquaforte fu’ il suo linguaggio preferito attraverso il quale diede libera espressione al suo estro, superando la moda di composizioni a quinte scenografiche e adottando scene scandite da un’atmosfera ariosa e armonica. Nel 1621 si stabilisce a Nancy dove realizzerà centinaia di acqueforti con rappresentazioni dettagliate di cronache politiche e militari dell’epoca, soggetti religiosi o raffigurazioni minuziose della vita quotidiana della popolazione con particolare attenzione ai soggetti più pittoreschi, spesso in contrasto polemico con il potere: soldati, buffoni, ubriaconi, accattoni e vari emarginati. Tutti temi tipici dello stile e degli interessi in voga nel VII secolo. Le sue composizioni sono per lo più di piccolo formato ma ariose e fitte, sapientemente giocate sul chiaroscuro e sempre originali tanto che l’autore è considerato un maestro classico dell’incisione, un modello innovatore al pari di Albrecht Durer.

In questa stampa viene rappresentata una fiera paesana, tradizionalmente conosciuta come La fiera di Gondreville. Si tratta in realtà di una raffigurazione del villaggio di Xeuilley, luogo ove la famiglia Callot aveva proprietà, nel giorno della festa di Maggio. Sotto una maestosa quercia dalle copiose fronde, parte attraversate dai raggi del sole e parte in ombra, troviamo diversi personaggi. Sulla destra alcuni uomini con cappelli piumati sono intenti a sfidarsi nel gioco di bocce, due bambini osservano la scena. Alle loro spalle un uomo e un gallo si riposano su di un aratro e un signorotto passeggia con una donna. Al centro vediamo molte persone, per lo più colte di spalle, che conversano, si salutano o passeggiano; più in là altri stanno danzando in cerchio accompagnati dalla musica di una tromba e un tamburo proveniente da due musicisti seduti sopra un ramo dell’albero. A sinistra una giovane fanciulla porta con sé un grande ramo fiorito, Il Maggio, simbolo della festa e lo offre ad una coppia. Più a sinistra alcuni paesani attingono acqua al pozzo, più oltre alcuni bevitori seduti attorno ad un tavolo. Lo sfondo è lasciato alle abitazioni appena accennate. In basso a sinistra, inciso, “Ia. Callot fe. Nanceij”. Si conosce un disegno preparatorio conservato nell’Album Jullienne oggi all’Ermitage.

Impressione eccellente, forte inchiostrazione su carta francese del XVII secolo. Ottimo stato di conservazione. Rifilata alla battuta del rame.
Stato: II/IV prima dell’indicazione dell’editore.

Filigrana: lettere C incrociate su croce di Lorena. Carta francese del sec. XVII. Heawood n 2897

Bibliografia: Lieure 561; Meaume 623. Istituto Nazionale per la Grafica e Istituto per gli studi filosofici, Le incisioni di Jacques Callot nelle collezioni italiane, Mazzotta 1992, n 32 p 218.

VENDUTO