Project Description

Jean Francois Millet
(Gréville-Hague 1814 – Barbizon 1875)

La Bouillie, 1861

Acquaforte
misure: 185 x 160

Pittore e incisore francese primogenito di una prolifica famiglia di contadini. I suoi genitori riuscirono ad assicurargli una formazione piuttosto varia e nel 1833 lo mandarono a lavorare per un ritrattista locale, B. Dumonchel (1807-1846). Grazie ad una borsa di studio nel 1837 si trasferì a Parigi per iscriversi all’Ecole des Beaux-Arts come allievo del pittore di storia Paul Delaroche (1797-1856), allora all’apice della sua celebrità. Furono anni difficili per Millet che fu costretto a lasciare l’insegnante e il suo stipendio e a tornare nella città natale dove si propose come ritrattista. I suoi ritratti ebbero cosi tanto successo che uno fu accettato al Salon di Parigi del 1840. Proprio in questi anni fece amicizia con Constant Troyon, Narcisse Diaz, Charles Jacque e Theodore Rousseau, artisti che, come Millet, sarebbero stati associati alla scuola di Barbizon, (con questo termine si identifica una corrente pittorica interessata a raffigurare paesaggi con realismo che si ritrovava a Barbizon). Grazie alla frequenza di questo gruppo l’artista iniziò a sviluppare l’interesse per la vita contadina; si allontanò dai soggetti storico-mitologici per addentrarsi nella vita agreste e conferire ai contadini quella solennità ed eroicità necessarie a divenire i veri protagonisti nelle sue tele.

Questa stampa fu commissionata a Millet da Philippe Burty (Parigi, 1830 – Parays, 1890) pittore e incisore francese che intendeva pubblicare un articolo sulle incisioni di Millet sulla nuova rivista Gazette des Beaux-Arts, fascicolo del settembre 1861. Si tratta de “la riproduzione libera e rilassata di un dipinto che l’artista aveva inviato alla mostra di quest’anno”, dipinto che oggi è conservato presso il Museo di Belle Arti di Marsiglia. Presso il Musée Fabre a Montpellier è conservato invece un studio preparatorio a matita. Vediamo rappresentata all’interno di un’abitazione una donna seduta, leggermente girata verso sinistra avvolta in un abito tipicamente contadino con un “fazzuolo” in testa a tenere i capelli. Sulle sue ginocchia un bambino, avvolto tra fasce, sta aspettando di pranzare; viene rappresentato con gli occhi fissi sulla madre e con la bocca aperta, la donna infatti nella mano destra tiene un cucchiaio e soffia su di esso per raffreddare la pappa. Vicino alla donna, sulla sinistra, troviamo un tavolo ed una pentola fumante mentre alle sue spalle una cesta con dei panni é poggiata su di un mobile. Tutta la rappresentazione è realizzata mediante l’intersezione di linee larghe e vibranti che creano forti contrasti chiaroscurali ed esaltano i particolari. In basso a sinistra firma e data.

Impressione eccellente, dai neri intensi stampata con un fondino grigio che dona morbidezza al segno. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame. Esemplare nel III/VI stato con la firma di Millet aggiunta in basso a sinistra.

Bibliografia: Delteil, 17; Melot  M., L’Oeuvre gravé de Boudin, Corot, Daubigny, Dupré, Jongkind, Millet, Théodore Rousseau, Paris, France, Arts et métiers graphiques, 1978.

VENDUTO