Project Description
Lorenzo Loli
(Bologna, 1612 ca. – 1691)
Ercole e i serpenti
Acquaforte
misure: mm 188 × 142
Pittore ed incisore allievo di Guido Reni e di Giovanni Andrea Sirani dai quali spesso ha desunto i soggetti delle sue incisioni. Più noto come incisore che come pittore segue i modi classicisti del maestro Guido Reni adottando un segno chiaro e sciolto; è oggi considerato uno dei protagonisti del panorama grafico bolognese di pieno Seicento; a lui vengono ricondotte venticinque lastre in tutto secondo Bartsch nelle quali si evince qualche incertezza nelle morsure.
In questo foglio, semi nascosto da un drappo tenuto alzato da un tronco di un albero, viene rappresentato il giovane Ercole nudo. Egli è sdraiato, colto in una posa plastica nella sua culla; i riccioli incorniciano il volto e lo sguardo e la bocca aperta attirano l’attenzione dello spettatore sul serpente. L’animale si annoda sul braccio destro ma Ercole con forza afferra la sua testa e tenta di strangolarlo, nel frattempo un altro serpente che sta salendo dalla culla è stretto nella morsa della mano sinistra. Questa incisione, con altre diciotto di simile soggetto allegorico incise anche da Girolamo Scarsello, venne concepita per illustrare un volumetto dedicato al Machese Filippo Guastavillani, una di queste stampe reca la data 1641.
Impressione eccellente, fortemente inchiostrata nello stato unico. Foglio rifilato lungo l’impronta del rame, carta ingiallita. Piccoli fori sulla spalla sinistra di Ercole. L’incisione si presenta applicata in antico su una pagina di album (databile al secolo XVIII).
Bibliografia: Bartsch, “Le Peintre Graveur”, vol. 19, pag. 178, n 24.
Prezzo: € 450,00