Project Description
Luigi Bartolini
(Cupramontana 1892 – Roma 1963)
Ragazze per i campi, 1934
Acquaforte e acquatinta su carta cina applicata
misure: mm 139 x 212
Pittore, scrittore, sceneggiatore ed incisore italiano. Dopo gli studi tecnici, compiuti a Jesi, si trasferisce nel 1907 a Siena, dove si iscrive all’Istituto di Belle Arti. Nel 1909 lo troviamo a Roma, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti e le lezioni di anatomia, storia dell’arte e letteratura all’Università; all’Accademia di Spagna, a San Pietro in Montorio, segue i corsi di disegno e studia le incisioni di Goya. Fra il 1913 e il 1914 è a Firenze, dove segue lezioni di architettura e anatomia e la scuola di nudo annessa all’Accademia; resta colpito dalle incisioni di Giovanni Fattori e, agli Uffizi, studia le collezioni di antichi disegni e le acqueforti di Rembrandt e Callot. Con Bartolini l’incisione torna ad essere un mezzo di espressione poetica libera dal simbolismo e dal vedutismo allora in voga presso le accademie. L’artista forte della sua indomita libertà espressiva e nonostante il suo essere anticonvenzionale è oggi considerato uno dei più importanti incisori contemporanei del novecento. Nelle sue acqueforti prevale ora un tratteggio leggero (genere biondo), ora una ricerca del chiaroscuro alla Rembrandt (genere nero).
Da uno sfondo scuro si stagliano le figure di due donne sdraiate a terra che osservano un piatto con due pesci e un fiasco di vino. Impressione eccellente dai neri intensi. Ottimo stato di conservazione. Esemplare 4/10 esposto presso la Galleria Viotti di Torino con numero di inventario 1349 (si conserva cartone di supporto con etichetta e timbri). Firma e data su lastra 1934. Firma a matita in basso a destra. Titolo a matita in basso a sinistra. Un esemplare su carta cina applicata con titolo Due donne sdraiate era presente nel cat. Prandi n° 190, 1984, scheda 22, con misure leggermente diverse e data errata (1954).
Bibliografia: Giuseppe Marchiori. Le acqueforti di Luigi Bartolini. Articolo per la rivista Emporium, maggio 1936; Gino Vicentini. Bartolini. Rovereto, Edizioni Delfino, 1943. Gli esemplari unici e rari, Roma, Casini 1952; Luigi Bartolini, Le incisioni della collezione Timpanaro, Catalogo a cura di A. Tosi, Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi. Catalogi, vol.81.