Project Description
Luigi Ceroni
(Roma 1815 – Roma 1894)
Ritratto di Alessandro Manzoni
Acquaforte
misure: mm 435 x 333
Incisore romano, bulinista di traduzione, riproduce famose opere pittoriche di Beato Angelico, Piero della Francesca, Raffaello, Guido Reni e altri. Nel 1857 lo troviamo a Parigi, qui studia Marcantonio Raimondi e si specializza nei ritratti. Nel 1864 esegue una serie di quaranta incisioni con ritrattti-medaglioni da smalti di Jean Petitot (Ginevra 1607 – Vevey 1691) a cui seguirono 6 lastre con Les Amours de Louis XV. Con la partecipazione nel 1871 all’Esposizione romana la sua fama di acquafortista accresce e la Calcografia Nazionale gli offre di portare a termine il rame della Disputa del Sacramento, da Raffaello, iniziato da Calamatta ma rimasto incompiuto. A questo segue il rame della Scuola d’Atene, iniziato dal Mercuri, ma lasciato incompiuto nel 1877. Entrambi i rami sono oggi conservati presso la Calcografia Nazionale.
Questa stampa è una splendida traduzione del dipinto ad olio del 1841 di Francesco Hayez (1791 – 1882) oggi conservato presso la Pinacoteca di Brera (n inv. 859). Il dipinto fu commissionato ad Hayez dalla seconda moglie di Manzoni, Teresa Borri Stampa, e dal figliastro Stefano Stampa che alla morte lo donò a Brera. Nonostante la ritrosia di Manzoni a farsi ritrarre lo convinsero a sottoporsi a ben 15 sedute di posa per ottenere, complice lo scrupolo di Hayez a voler rendere tutto dal vero, un ritratto più “umano”. Nel foglio il letterato è rappresentato seduto con le gambe accavallate in una posa composta ma intima, nella mano sinistra non mostra come nei precedenti ritratti ufficiali I Promessi Sposi, ma una tabacchiera. L’amico Gaetano Cattaneo, in una lettera a Francesco Gonin, rileva come Alessandro sia ritratto “in una posizione naturale, e sua abituale, e con quella faccia…tutta soave…una fronte nella quale si legge tutta quell’abbondanza di pensieri e di idee”. Il tono è dimesso ma solenne, familiare, il che potrebbe essere alla base della non immediata fortuna del ritratto, poi divenuto popolare. Non ebbe infatti successo la sottoscrizione per una traduzione calcografica promossa da Stefano Stampa sulle pagine del giornale La perseveranza. Nella sottoscrizione Stefano Stampa promette “inciso da valente artista (del quale aveva già fatto incidere il di lui amico il grande Rosmini)”. L’incisione che traduce il ritratto di Rosmini dipinto da Hayez è di Luigi Ceroni. Dunque, nonostante l’esito negativo della sottoscrizione, Ceroni ha eseguito l’incisione, l’acquerello preparatorio e un esemplare sono conservati presso l’Accademia di Brera (cartelle 26, n 33, 38, n 19). L’intensità chiaroscurale fa risaltare la figura dal fondo lasciato neutro. In basso oltre l’immagine inciso in caratteri tipografici: FRANC. HAYEZ DIP., L. CERONI INC. Al centro facsimile della firma di Alessandro Manzoni.
Impressione eccellente, dai neri intensi su carta cina applicato a cartoncino più spesso. Ottimo stato di conservazione, buoni margini.
Un altro esemplare è presente presso la Raccolta di Stampe Achille Bertelli.
Bibliografia: L. Servolini, Dizionario illustrato degli incisori italiani, Milano 1955, p. 192; Gozzoli-Mazzocca, Hayez, Milano, Electa, 1983, n 124; Fernando Mazzocca, Francesco Hayez catalogo ragionato, Milano Federico Motta editore, 1994, pp 267-268 n 248.
Prezzo: € 750,00 (0131022)