Project Description

Paolo Toschi
(Parma 1788 – Parma 1854)

Sibilla 

Acquaforte
misure: lastra mm 122 x 98

Pittore e incisore parmense. Colpito sin da giovane dalle opere di Correggio abbandona gli studi di grammatica imposti dalla famiglia per formarsi all’Accademia di Belle Arti. Prima con il maestro Pietro Melchiorre Ferrari e successivamente con Gaetano Callani. Dal 1781 al 1787 rivece diversi riconoscimenti e premi e nel 1791 si trasferisce a Roma città in cui entra in contatto con un classicismo più universale. Una volta tornato a Parma viene nominato pittore di corte della duchessa Maria Luigia d’Asburgo Lorena e la sua fama accresce sempre di più soprattutto in campo grafico grazie all’immediatezza di segno e alla fresca inventiva.

Nella piccola lastra una Sibilla a mezzo busto rivolta leggermente a destra con la testa e lo sguardo verso l’alto con turbante e abiti classici. Probabilmente la fonte di ispirazione è da riconoscere nel dipinto con medesimo soggetto di Guido Reni del 1635-37 conservato presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna. L’atmosfera solenne e buia dello sfondo è ottenuta mediante l’abbondante impiego dell’acquatinta, stampata con toni del marrone, stesa a morsure via via più leggere fino all’assenza totale nelle zone di luce sul volto e sul turbante. Corti segni ad acquaforte, raramente incrociati, diagonali da sinistra verso destra, suggeriscono l’immediatezza di un disegno, il tramite impiegato per tradurre in incisione un dipinto, e contribuiscono ad accrescere l’effetto del notturno. L’impiego dell’acquatinta è tipico degli artisti attivi a Parma negli anni a cavallo fra XVIII e XIX secolo.

Impressione eccellente. Ottimo stato di conservazione, ampi margini.

Bibliografia: G. Allegri Tassoni, Mostra dell’Accademia di Parma, 1752-1952, Parma 1952, p. 91; G. Cirillo – G. Godi, Apporti al catalogo e alla storia della pittura parmense del ’700, in Parma nell’arte, XI (1979), p. 48; P. M. Massotti, Paolo Toschi, Artegrafica Silva, 1973, p. 165 cat 11.

Prezzo: € 300,00 (0260323)