Project Description
Pieter de Jode il Vecchio
(Anversa 1570 – Anversa 1634)
Morte
Acquaforte
misure: mm 166 x 110
Incisore, pittore ed editore fiammingo. I primi insegnamenti gli furono impartiti dal padre cartografo, successivamente si formò presso Hendrick Golzius ad Haarlem. Inizialmente lavorò ad Amsterdam per poi trasferirsi in Italia e a Roma, a partire dal 1590 tradusse in incisioni le opere di grandi maestri come Tiziano, Giulio Romano e Jacopo Bassano. Soggiornò per un breve periodo anche a Venezia per poi rientrare in patria e diventare maestro nella Corporazione di San Luca ad Anversa.
In questa stampa vediamo, rappresentato all’interno di un ovale, uno scheletro a mezzo busto colto frontalmente con la mascella spalancata nell’atto di ridere. L’ovale è chiuso da una cornice nella quale, entro riserve, si trovano clessidre o crani coronati posti sopra a tibie incrociate, armi e un libro. Il rimando è allo scorrere del tempo e al potere terreno che nulla può nei confronti della morte. I forti contrasti chiaroscurali esaltano la figura della morte e conferiscono profondità nonché pathos alla rappresentazione. In alto, oltre l’immagine, sono incise due righe in latino che ricordano l’inesorabile azione della morte su ogni individuo, qualunque potere egli abbia sulla terra. In basso altre due colonne di sei righe ciascuna, in fiammingo e in francese per ammonire l’osservatore mortale sul dolore della morte: dopo la morte non vi è nulla se non la consolazione delle virtù che ogni individua ha saputo coltivare in vita. In basso a destra firma incisa “P de Iode exc.”. Pieter de Jode I è l’editore dell’incisione che ebbe tale successo da essere copiata e incisa da diversi autori: se ne conoscono versioni di anonimi di cui una edita da Raphael Sadeler, una versione di Alexander Mair, un’altra di Egbert van Panderen. In tutte queste versioni l’ovale con la cornice allegorica resta invariato, lo sfondo con i cartigli cambia di lastra in lastra.
Impressione eccellente, dai neri intensi su carta vergellata. Ottimo stato di conservazione, eccetto una minima mancanza sul foglio oltre la battuta in corrispondenza degli ampi margini.
VENDUTO