Project Description
Uberto Dell’Orto
(Milano 1848 – Milano 1895)
La Baita o Casolare in montagna
Acquaforte e puntasecca
misure: mm 332 x 242
Pittore e incisore italiano. Nacque in un’agiata famiglia alto-borghese, i suoi studi inizialmente lo portarono a laurearsi in ingegneria nel 1871. Tuttavia non si dedicò a tale professione ma preferì frequentare prima lo studio di Giovanni Battista Lelli (Bergamo 1827 – Milano 1898) per ricevere i primi insegnamenti di pittura, poi diventare allievo di Eleuterio Pagliano (Casale Monferrato 1826 – Milano 1903
Il realismo tanto caro all’artista e l’attenzione nell’indagare la luce trovano sintesi in questa stampa, nella quale la Mazzetti individua la “rapidità impressionistica di Mosè Bianchi”. Attraverso un forte gioco chiaroscurale si crea il contrasto tra la montagna sul fondo, quasi trasparente, sfumata dalla puntasecca, e la baita descritta nei minimi dettagli come l’ombra del tetto che scende scura sul muro bianco o l’ombra della pastorella seduta colta nell’atto di filare. Mezzetti considera questa lastra un esempio della “poderosa sintesi chiaroscurale”, della “grande potenza espressiva” che l’autore raggiunge solo nelle migliori sue lastre. In primo piano accovacciate su delle rocce alcune caprette. La luce abbagliante di una bellissima mattina conferisce serenità e calma alla composizione. Impressione eccellente. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame.
Esemplare in prova di lavoro, privo dell’albero spoglio e della vegetazione ai suoi piedi che nello stato definitivo appare sulla destra oltre lo steccato, privo di alcuni segni scuri in primo piano a sinistra.
Due esemplari nello stato definitivo sono conservati a Milano presso le Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli.
Bibliografia: L.Vitali, Incisioni lombarde del secondo Ottocento all’Ambrosiana, n.18, pag. 31; A.Mazzetti, L’acquaforte lombarda nella seconda metà dell’ottocento,n.287, pag.182; F.Monteforte, Umberto Dell’Orto e il realismo lombardo del secondo Ottocento, n.129.
VENDUTO